Domanda:
cos è il codice a barre?
anonymous
2009-06-18 13:27:10 UTC
c'è qualcuno che sà dirmi cosa vogliono dire i numeri del codice a barre?
c'è anche un dibattito in casa mia in cui io sostengo che il codice a barre è indicativo del luogo di confezionamento del prodotto e altri dicono che invece è indicativo del luogo di produzione..
domanda un po strana rispondete in molti please
Dieci risposte:
anonymous
2009-06-18 13:30:44 UTC
è solo il codice del prodotto immagazzinato...
The_Giamma
2009-06-18 20:30:29 UTC
ecco qui : http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_a_barre
Tizio 008
2009-06-18 22:36:38 UTC
a parte come è codificato (esistono diversi standard), in generale il codice a barre non è niente altro che un numero (codificato a barre appunto, ma solo allo scopo di poter essere letto da un lettore apposito automatico) (o un insieme di cifre alfanumeriche, dipende dal codice a barre a cui fai riferimento).



dipende a quale codice a barre fai riferimento: se è qello che trovi in molti prodotti che puoi comprare, quasi certamente è EAN; altrimenti, può essere anche un codice interno che ha significato solo per quel negozio / magazzino ecc.



codice EAN non contiene nessuno dei due dati (confezionamento o produzione), i quali devono essere esplicitamente dichiarati altrove: il "prefisso" nazione identifica la nazione in cui il produttore è registrato (che non è necessariamente collegata a dove viene prodotto o confezionato il prodotto), il resto contiene un codice che identifica il produttore, un codice che identifica il prodotto (anche genericamente, a seconda) e infine una cifra di controllo.



per confermare ciò basta che guardi gli EAN della coca-cola; la coca-cola può essere imbottigliata ovunque, e tutti gli ingredienti possono essere prodotti "ovunque" (sotto il controllo sempre della coca-cola, ma poco importa), eppure il codice EAN è sempre lo stesso.
Akane
2009-06-18 20:36:10 UTC
il codice a barre è il codice di identificazione del prodotto che serve per identificare il tipo di prodotto e serve anche per sapere il prezzo dei vari prodotti.
anonymous
2009-06-18 20:34:23 UTC
il codice a barre ha due barre che indicano l' inizio, poi ci sono dei numeri con sopra le rispettive linee che indicano i numeri che sono scritti sotto, questa parte è il codice del produttore, quindi ci sono altre due linee, poi c' è un altra parte che è il codice del prodotto ed infine altre due linee



i fissati della cospirazione hanno notato che le due linee che si trovano ad inizio, centro e fine sono = a quelle per scrivere in codice barre il numero 6, dunque secondo loro nel codice a barre si trova il 666, numero del demonio XD
♡_кαмy96ℓt_♡
2009-06-18 20:34:18 UTC
quando lo passi alla cassa e quello ke legge il prezzo grazie a quel numero...



per esempio nella cassa e stato in serito il numero del codice a barre 12345******



sul prodotto ce scritto 12345****** allorA il sistema a raggi legge quel numero e gli passa il prezzo lo smaglietizza cosi ke all'antifurto nn suoni ....





ciaoooo
ღwillღ
2009-06-18 20:33:55 UTC
I codici a barre sono un insieme di elementi grafici a contrasto elevato disposti in modo da poter essere letti da un sensore a scansione e decodificati per restituire l'informazione contenuta.



Storia



Codice a barre bidimensionale



L'idea dei codici a barre fu sviluppata da Norman Joseph Woodland e Bernard Silver. Nel 1948 erano studenti dell'Università di Drexel: l'idea nacque dopo aver ascoltato le esigenze di automatizzare le operazioni di cassa da parte del presidente di un'azienda del settore alimentare. Una delle prime idee era stata quella di utilizzare il Codice Morse stampato ed esteso in senso verticale, realizzando così barre strette e barre larghe. In seguito utilizzarono dei codici a barre ovali e brevettarono la loro invenzione. I primi tentativi di riconoscere i codici a barre con un fotomoltiplicatore originariamente utilizzato per la lettura ottica delle bande audio dei film non ebbero successo. L'eccessivo rumore dei dispositivi termoionici, il calore generato dalla lampada utilizzata per l'illuminazione e il peso risultante dall'insieme erano ostacoli insormontabili. Il successivo sviluppo della tecnologia laser permise ai lettori di essere costruiti a prezzi più accessibili e lo sviluppo dei circuiti integrati permise la decodifica vera e propria dei codici. Silver morì nel 1963 a soli 38 anni, prima di vedere le numerose applicazioni pratiche del suo brevetto.



Nel 1972, un grande magazzino di Cincinnati fece degli esperimenti con un lettore con l'aiuto della RCA, ma i codici a barre ovali si macchiavano facilmente o si producevano delle sbavature durante la stampa, per cui si trattò di un insuccesso. Nel frattempo, Woodland presso l'IBM sviluppò i codici a barre lineari che furono adottati il 3 aprile 1973 con il nome UPC (Universal Product Code). Il 26 giugno 1974 il primo prodotto (un pacchetto di gomme americane) veniva venduto utilizzando un lettore di codici a barre presso un supermarket a Troy, nell'Ohio (il pacchetto di gomme si trova ora nello Smithsonian's National Museum of American History).



Nel 1992, Woodland ricevette la Medaglia Nazionale per la Tecnologia dal Presidente George H. W. Bush.





Tipi di codici a barre



Tra i tipi più diffusi in Italia, senz'altro troviamo il codice EAN (European Article Number) che viene utilizzato nella grande distribuzione, seguito dal Farmacode o codice 32 (una rielaborazione matematica del Codice 39), adottato per l'identificazione dei farmaci e delle specialità vendibili al banco nelle farmacie. Nell'ambito industriale hanno trovato grande diffusione il codice 128, il codice 39 (alfanumerico) e il 2/5 (si legge 2 di 5) interleaved.



La maggior parte dei codici ha un codice di controllo (check digit) che l'unità di lettura è in grado di ricalcolare e verificare per assicurare la corretta lettura e l'integrità dei dati.





Lettura dei codici a barre



Un lettore di codice a barre



La tipologia dei lettori di codici a barre è andata ampliandosi con l'avvento di nuove tecnologie e con la miniaturizzazione della componentistica elettronica.





Tipo di collegamento



Oltre ai lettori collegati ad un personal computer o ad un registratore di cassa, troviamo dei lettori dotati di memoria e quindi in grado di immagazzinare un certo numero di letture prima che vi sia la necessità di scaricarle utilizzando un'unità base (detta calamaio nel caso delle penne ottiche). Altri lettori sono dotati di un trasmettitore di piccola potenza per comunicare in tempo reale ad un'unità ricevente i dati che vengono letti.





Tecnologia di lettura



La tecnologia prevalente e più affidabile impiega uno o più raggi laser, abbinato di solito ad una testina oscillante e in taluni casi ad un sistema di specchi, al fine di moltiplicare le probabilità che qualsiasi codice stampato su un oggetto venga letto al primo tentativo. Esistono anche dei lettori più economici che utilizzano una barra di LED per illuminare i codici a barre e un sensore CCD (Charged Coupled Device). Si ottengono così dispositivi più leggeri e più resistenti, adatti per scanner da impugnare, che però devono essere portati quasi a contatto con i codici a barre da leggere. Inoltre, in ambito industriale, le ultime tecnologie permettono la lettura del codice a barre tramite l'acquisizione di un'immagine fornita da un sistema video. Questo, tramite l'apposito software, permettono di "fotografare" l'oggetto, riconoscere nella fotografia il codice a barre da leggere e successivamente interpretarlo.





Applicazioni



Qualsiasi informazione utile alla gestione del magazzino e del movimento delle merci può essere codificata, tenendo conto che la spesa per la stampa dei codici a barre è spesso trascurabile in quanto il relativo disegno viene inserito nel bozzetto dell'etichettatura già prevista. Nel caso in cui la stampa e l'applicazione dei codici a barre avvengano in fasi successive, esistono sistemi di stampa a trasferimento termico o laser che rendono l'operazione vel
anonymous
2009-06-18 20:31:10 UTC
serve a differenziare i vari prodotti...infatti i numeri n sn tt uguali..XDXD
?
2009-06-18 20:32:01 UTC
Le prime 7 cifre formano la cd. „Global Location Number“, all’incirca „numerazione globale dell’indicazione luogo“. Questo numero di base viene assegnato su richiesta nei singoli paesi da un ente autorizzato.

Ad ogni paese sono assegnati uno o più codici identificativi: sono le prime 3 cifre del codice EAN.

Le successive 4 cifre rappresentano l'indirizzo del produttore oppure del fornitore.

Le ulteriori 5 cifre si riferiscono all'articolo stesso. Per esempio possono significare: cioccolatini assortiti, 100 g, confezione regalo.

L'ultimo numero serve solamente come verifica, in modo che il computer possa accorgersi di un'eventuale "svista".
anonymous
2009-06-18 20:31:56 UTC
Le prime 7 cifre formano la cd. „Global Location Number“, all’incirca „numerazione globale dell’indicazione luogo“. Questo numero di base viene assegnato su richiesta nei singoli paesi da un ente autorizzato.

Ad ogni paese sono assegnati uno o più codici identificativi: sono le prime 3 cifre del codice EAN (cfr. tabella).

Le successive 4 cifre rappresentano l'indirizzo del produttore oppure del fornitore.

Le ulteriori 5 cifre si riferiscono all'articolo stesso. Per esempio possono significare: cioccolatini assortiti, 100 g, confezione regalo.

L'ultimo numero serve solamente come verifica, in modo che il computer possa accorgersi di un'eventuale "svista".


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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