Esistono praticamente 2 garanzie ed il consumatore puo' decidere di quel delle due avvalersi.
La prima, quella di "legge" e codificata dalla legge detta "codice del consumo" garantisce il consumatore dai difetti che rendano il bene non conforme. Responsabile, secondo questa legge, e' il venditore che deve farsi carico della riparazione, della sostituzione, del risarcimento del bene o di uno sconto nel caso che il consumatore decida di tenerlo con il difetto. Puoi leggere cosa prevede il codice al consumo sul link che ti allego. se non ricordo male quello che ti interessa e' dall'art. 128 in giu'.
Fino a sei mesi e' onere del venditore dimostrare che il difetto palesatosi non sia un difetto di conformita', dai sei mesi ai 24 e' onere dell'utente dimostrare che lo sia. Molti venditori fanno resistenza passiva e dirottano l'utente sulla garanzia del produttore.
La garanzia del produttore puo' stabilire delle limitazioni rispetto alla garanzia legale e l'utente se accetta questa garanzia deve sottostare a queste limitazioni. Nei produttori piu' seri ed importanti a volte e' invece migliorativa rispetto alla garanzia legale.
i 7 giorni di cui parla tuo marito e con i quali molti si confondono, e' la possibilita' che molte grandi catene danno per esercitare un diritto di ripensamento altrimenti non previsto dal codice (il diritto di ripensamento c'e' ma solo per quelle vendite effettuale al di fuori dei locali commerciali come ad esempio le vendite su catalogo o le vendite online). Ma e' una "regalia" che queste catene fanno con modalita' diverse da catena a catena (mediaworld mi pare dia 8 giorni, lidl 30 giorni).
Sta a voi decidere di quale garanzia avvalervi leggendo le condizioni di entrambe ed utilizzando quella a voi piu' favorevole.